Dynit difficilmente sbaglia un colpo,
ma ultimamente sta andando sul sicuro pubblicando anime che ancor prima della
loro uscita, sono già considerabili di successo. Pare, dunque, sempre più
fondamentale la collaborazione con il canale del digitale terrestre Rai4, che
ad oggi è l’unico metodo di fruizione di animazione giapponese d’alto livello da
parte del pubblico italiano non pagante, per mantenere sotto i riflettori i
loro prodotti più importanti ed accostargli quelli meno conosciuti. Per la sua
prima messa in onda, ad Ano hi mita hana
no namae o bokutachi wa mada shiranai che letteralmente significa Ancora non conosciamo il nome del fiore che
abbiamo visto quel giorno, fortunatamente abbreviato in Ano Hana, è dunque capitato l’eccellente
ruolo di compagno di trasmissione del blockbuster dai toni completamente
diversi Madoka Magica.
L’estate sta finendo
Ano
hana racconta in breve la storia dell’adolescente Jinta e del gruppo di amici che
capitanava durante l’infanzia. I sei bambini formavano i Super Busters della
Pace e come tutti a quell’età, passavano i loro pomeriggi giocando e ridendo
spensieratamente, incuranti del futuro. Purtroppo però i giorni felici vengono
spezzati dalla morte improvvisa di un componente del gruppo, Menma.
Attanagliati dai rimorsi e dai rimpianti, i restanti cinque presero strade differenti,
fino a quando il fantasma della vecchia amica d’infanzia tornerà a casa di
Jintan proponendogli di esaudire il suo desiderio dimenticato assieme agli altri membri del gruppo. Ma l’adolescenza è ben diversa e per i protagonisti sarà
molto più difficile ritrovarsi pacificamente, come se nulla fosse accaduto
negli anni trascorsi. La trama si dipana lungo alcuni giorni di un’estate
soleggiata che fa venire voglia di vacanza, di ricordare i giorni in cui da
bambini si giocava con i proprio amici senza preoccuparsi di cosa sarebbe
successo in futuro. L’effetto nostalgia è costante e viene proposto tramite
numerosi flashback degli eventi salienti che hanno cambiato l’infanzia dei
protagonisti. L’opera non lascia allo spettatore particolari quesiti
esistenziali o zone buie nel backgrund dei personaggi, in modo tale da far
confluire tutto lo spazio di riflessione a far tornare alla mente le proprie
avventure, i propri ricordi.
Fiumi
di lacrime
AnoHana
non fa nulla per sembrare una grande produzione. Visto con occhio analitico,
infatti, risulta molto buono sotto ogni aspetto pur non spiccando in niente: il livello generale di dettaglio è buono, le animazioni sono nella norma e la colonna sonora è composta da pochi (ma azzeccati) pezzi. Ma
quel che riesce a fare, meglio di molti altri anime più blasonati, è creare una
strana alchimia tra le situazioni narrate, la caratterizzazione dei personaggi
e una regia dolce, che porta lo spettatore in uno stato di commozione costante dall’inizio
della sigla di testa fino all’ultima nota di quella di chiusura. La narrazione
non ha mai momenti sconvolgenti o aumenti di ritmo improvvisi, in undici
episodi racconta una storia semplice con tempi calmi e compassati, quasi a
voler rimarcare l’attaccamento alla realtà da cui trae forte ispirazione. Molti
dei personaggi non disdegneranno fiumi di lacrime nelle situazioni più disparate,
scene in cui la supervisione di Tatsuyuki Nagai, già famoso per Toradora, si fa
sentire con un taglio registico che sa spezzare la drammaticità portando la
narrazione ad un livello lontano dagl’iperbolismi sentimentali soliti di questo
genere. Ad una seconda visione molte scene possono apparire banali o sapere di
già visto, ciononostante la mano del regista sa dare quel qualcosa in più che
lascia comunque sorpresi. Estremamente curato il doppiaggio italiano, con voci
più che azzeccate che recitano ogni scena al meglio. Molta dell’atmosfera, che deriva per lo più dalle conversazioni fondamentali ma soprattutto dalle infinite frasi circostanziali, è
data anche dalla capacità interpretativa dei doppiatori. Senza nulla togliere al resto del cast, ci teniamo ad elogiare il lavoro svolto da Andrea Mete che presta la voce a Jintan.
Commento
Finale
In
definitiva un anime che sa emozionare e creare affezione nella sua semplicità. Da
una trama di base forse non molto ispirata, lo studio A-1 Pictures è riuscito a
tirarne fuori un’opera di indubbio interesse. Una visione consigliata a
chiunque è in cerca di una mini serie rilassante e coinvolgente. Per chi non ha
potuto seguirlo in televisione segnaliamo l’uscita di due Blu-Ray a giugno di
quest’anno.
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